Sono ormai anni che stiamo lavorando alla realizzazione di un modello in scala 1/72 del primo incrociatore portaeromobili della Marina Militare Italiana, la Garibaldi. Per acquisire la documentazione necessaria, il 4 aprile del  2007 effettuammo in nove, duri e puri, un raid a Taranto, propiziato dallo scomparso Ammiraglio Papili ma contrastato da una pioggia torrenziale; comunque molto proficuo.

In questi anni innegabilmente i progressi  sul modello non sono stati entusiasmanti, dopo l’ovvio rush iniziale, quando la voglia era intatta. Poi è subentrata una fase di stanca dove i progressi sono stati impalpabili. Ultimamente l’entusiasmo è ripartito, così come i lavori. E lavorando emergono di tanto in tanto dei “buchi neri” nella documentazione disponibile, alla quale attingere per la fedele realizzazione dei tanti particolari. Per cui mesi fa abbiamo richiesto l’autorizzazione allo Stato Maggiore della Marina per una nuova visita che non ci è stata concessa, almeno nel periodo invernale, per indisponibilità dell’unità in porto.

Quando circa un mese fa ho ricevuto una mail dall’amico Gianni Santilli, segretario dell’Ass.ne Arma  Aereonautica Gen. L. Dohuet di Loreto, che ci invitava a partecipare ad una visita alla base di Taranto dove sarebbe stata presente la Garibaldi con certezza e forse la Cavour, oltre all’aeroporto di Grottaglie, sede del Grupaer della M.M., non mi è sembrato vero. Subito mi sono attivato per contattare i soci interessati ed ho focalizzato la ricerca sui punti oscuri, nel materiale documentale già in nostro possesso, in modo da riempiere le tessere mancanti. 

Siamo partiti in cinque della nostra Associazione ad un’ora assurda: le due e trenta da Chiaravalle, per raggiungere in tempo Loreto per salire sul pulman che si sarebbe riempito strada facendo, con un ultimo numeroso gruppo salito a Vasto. Il programma non proprio soft purtroppo, vista la distanza da Taranto, ha scoraggiato la maggior parte dei nostri soci, in particolare i più attempati.

Arriviamo a Taranto questa volta baciata dal sole e con l’aria priva del solito fumo che sale dalle acciaierie ILVA che per le note vicende sono spente. Entriamo nella base della Nuova Darsena senza perder tempo. 

Intanto circumnavigando il Mar Piccolo abbiamo avuto modo di vedere la sfortunata Vittorio Veneto, ormai in disfacimento, dopo essere arrivata ad un passo dalla sua musealizzazione. Entrati in darsena c’è un affollamento di unità.  I profili delle antenne del Garibaldi si sovrappongono a quelle della Cavour,    imponente nei confronti del “Peppino”. Il Durand de La Penne ed il Granatiere  sfilano davanti ai finestrini del nostro torpedone,  poi l’Artigliere ed infine il Mimbelli sul quale, tanto per cambiare si sta lavorando. Enormi masse di fumo nero escono dalla sua ciminiera nel tentativo di avviare le caldaie.  Dicono che sia l’unità meno affidabile della Marina! Ed infine ecco il Garibaldi, ancorato al suo solito posto. In testa al molo c’è un’altra fregata ed in secondo piano, addossato al muro frangiflutti c’è il nuovo cacciatorpediniere Andrea Doria della Classe Orizzonti, frutto di una collaborazione italo-francese. 

Veniamo accolti dal vice-comandante dell’unità e da uno stuolo di ufficiali nell’hangar della nave, separato in due nell’occasione da una parete mobile, visto che nell’altra zona c’è un corso per il personale medico imbarcato sulle navi della Marina Militare.   Dopo  le presentazione di rito, ci viene data disponibilità per essere accompagnati in tutte le zone della nave che abbiamo necessità di fotografare e misurare per il nostro scopo. Il giro ha inizio dal ponte di volo, dove veniamo “issati” grazie ad uno dei due ascensori per gli aeromobili. La visuale e la situazione è bellissima, grazie anche al clima. 

La Cavour si staglia all’altra estremità del bacino. Sul suo ponte di volo si sta girando uno spot pubblicitario delle gomme Pirelli per moto.  Sono presenti motociclette del Campionato Superbike e tra gli altri, il campione di motociclismo Max Biaggi. Sulla Garibaldi fervono le attività di messa a punto e di piccola manutenzione. Infatti per la sera è fissato un ricevimento con tutti i personaggi che stanno girando lo spot Pirelli e lo Stato Maggiore. Inoltre da lì a pochi giorni la nave salperà per un ciclo di esercitazioni in mare.

Mentre sto fotografando nei dettagli la passerella di sinistra fuori bordo, dove sono localizzate le stazioni di rifornimento agli aerei, sale dalle sottostanti cucine un buonissimo profumo di pizza appena sfornata. Ci spiegano che sulla Garibaldi le 10,00 del mattino sono l’ora della pizza appunto. Dal ponte, passiamo all’interno dell’isola dove attraverso stretti corridoi e scale irte saliamo in sequenza alla plancia di volo prima, rivolta verso poppa e poi a prua nella plancia di comando.  Qui, alla presenza del vice-comandante pongo la domanda: “Qualcuno sa darci le dimensioni dei lanciatori missili terra-aria Albatross, montati a prua e poppa dell’isola su impianti multipli?”Ci viene risposto che non ci sono problemi, manderanno qualcuno a prenderle!;Nel nostro tour, saltiamo volentieri anche il rinfresco a base di pizza, pregustato poco prima con l’olfatto, perché con assoluta disponibilità veniamo accompagnati da una graziosa donna ufficiale a vedere tutte quelle zone che ci interessano e che non erano oggetto del tour programmato. Il saluto finale con lo scambio dei doni, avviene alla presenza del Comandante della nave, ex pilota Harrier ed ex comandante del Gruppo Aerei, nello stile US Navy che il prossimosettembre verrà trasferito al Comando Generale della Marina. 
Durante i saluti finali veniamo raggiunti da un sottufficiale anziano, responsabile dei lanciatori Albatross che ci ha portato le misure rilevate in maniera esatta, riportate su un foglio dove ha preparato uno schizzo degli impianti multipli lanciamissili.

 

 

Straordinaria la Marina!!! Disponibilità e cordialità ai limiti del commovente.

 

Dopo il pranzo consumato presso la mensa unificata, ci spostiamo in pulman a Grottaglie sede del Gruppo Aereo della Marina che comprende gli AV8B Plus e gli elicotteri AB212 e SH3D. La stanchezza inizia a farsi sentire ed il briefing con il comandante del Grupaer, prodigo di dati statistici risulta fatale a qualcuno nella penombra della sala riunioni, seduti su comode poltrone. Apprendiamo che siamo a corto di mezzi e l’attuale crisi sta mettendo in crisi l’efficienza della componente aerea della Marina. Le note vicende dell’approvvigionamento degli F-35, unite ai ritardi nelle consegne degli elicotteri NH-90, sempre per ragioni finanziare, fanno si che i velivoli disponibili sono ridotti all’osso e probabilmente questo creerà un vuoto ad un certo punto nell’organico. 

Intanto ne fanno le spese alcuni giovani ufficiali usciti dall’Accademia di Livorno che acquisite le ali da piloti e specializzatisi negli Stati Uniti si ritrovano a terra perché la durata residua della loro carriera di piloti, rende antieconomica una conversione lunghissima su nuovi aeromobili a fronte di un tempo residuo da dedicareal volo ridotto. Per cui restano di fatto senza incarichi operativi a prendere uno stipendio senza praticamente far nulla. 

La visita ai reparti ed agli aeromobili è più superficiale che la precedente del 2007. In compenso c’è qualche attività di volo che rumorosamente si fa sentire all’aperto. Inoltre abbiamo avuto la possibilità di effettuare dei “voli” e dei “combattimenti” all’interno dei simulatori di volo dell’AV8B Plus, come fossimo immersi in un grande videogioco tridimensionale. Elettrizzante!!

Alle 17 passate già da un po’, rivolgiamo la prua del pulman a nord per il lunghissimo rientro alla base che ha termine alle una antelucane. Praticamente 23 ore di viaggio. Ma spese bene e che resteranno a lungo impresse nella nostra mente. 

  http://www.amc-chiaravalle.org/reportages/2013_Visita_alla_Garibaldi.html

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